L’arte del massaggio è profondamente radicata nell’essere umano. Il semplice gesto di appoggiare le mani e frizionare una parte del corpo per alleviare un dolore o applicare ungenti per migliorare l’aspetto del fisico, è un’attitudine che arriva a noi dai tempi antichi. Negli anni e nelle varie culture queste pratiche sono state affinate e personalizzate e ne sono nate tante tecniche di massaggio che prevedono l’uso di prodotti e accessori diversi, ma tutti hanno in comune una cosa: il contatto.

Sul dizionario la prima parte della definizione dice:

contatto s. m. [dal lat. contactus -us, der. di contingĕre «toccare», part. pass. contactus]. – 1. Il toccare, il toccarsi. 2. Relazione, rapporto

In realtà questi due significati viaggiano a braccetto in quanto ogni volta che si tocca qualcuno inevitabilmente si stabilisce anche un rapporto. Il tocco va ha sfiorare gli strati più profondi della persona e genera emozioni.

E’ così che la pratica del massaggio si è radicata nella cultura umana e sempre più persone vi si affidano per prendersi cura di sé.

Poco importano il tipo di massaggio o le sue finalità, quando si sceglie di farsi fare un massaggio, più o meno inconsciamente si cerca un momento di attenzione, un attimo tutto per sé dove qualcuno si occupi di noi. È la necessità di essere ascoltati e amati che ci porta sul lettino da massaggio e le sensazioni che questo momento genera ci accompagneranno anche nelle ore successive.

A mantenere vivo il ricordo saranno sia il benessere fisico, conseguente al trattamento, che i profumi, i colori, i suoni e i sapori che completano un massaggio.

Il massaggio sensoriale nasce proprio dell’esigenza di prendersi cura di sé in modo completo, attivando tutti i sensi e vivendo così un’esperienza coinvolgente.

Nel massaggio sensoriale che propongo per stimolare e risvegliare tutti i sensi.

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